“Abbiamo richiesto anche di eliminare o ridurre al minimo – dicono ancora – lo stacco tra pausa pranzo e ingresso viste le situazioni, e anche su questo l’azienda è sorda”.
Domenica la maggior parte dei supermercati resteranno chiusi, ma non tutti, come spiega Giovanni Bernicchi, segretario generale Fisascat Cisl Toscana Nord: “A questo punto è necessario un intervento restrittivo, o almeno un monito da parte del prefetto o del Comune affinchè i lavoratori della grande distribuzione siano più tutelati, riducendo l’orario di esposizione al pubblico”.
“Esselunga e anche Conad, che sono quelli ad oggi più restii sul nostro territorio, devono darci ascolto – dichiara Bernicchi – E un appello va anche ai clienti: la spesa non può essere interpretata come un momento di svago. È un servizio offerto in una fase di emergenza, di cui è opportuno usufruire non più di una volta settimana e con gli accorgimenti prescritti”.
Le premesse per uno sciopero del settore ci sono tutte.
Fonte: luccaindiretta.it