Salgono le vendite ma calano gli utili per il gruppo Esselunga della famiglia Caprotti. Il colosso italiano della grande distribuzione principalmente alimentare nei giorni scorsi ha annunciato i numeri preliminari del 2019: vendite a 8,14 miliardi, in crescita dai 7,91 miliardi del 2018, margine operativo lordo a 716,9 milioni (726,1 nel 2018), risultato operativo lordo a 391,3 milioni (417,7) e utile netto a 258,6 milioni, in flessione dai 275,3 dell’anno prima. Il tutto a fronte di un indebitamento finanziario netto in diminuzione da 772,1 a 509,7 milioni.
- 21/02/2013 Milano, convegno Il sistema aeroportuale della Valle Padana, nella foto Bernardo Caprotti presidente Esselunga – Franco Cavassi / AGF
L’organico medio di Esselunga è di 23.905 unità con una crescita di 345 persone rispetto al 2018. Nel corso del 2019, fa sapere sempre l’azienda, sono stati aperti un nuovo formato di superstore a Brescia Triumplina e laEsse in corso Italia a Milano, “una nuova esperienza firmata Esselunga: un caffé con cucina insieme a un negozio per gli acquisti quotidiani o per ritirare ai locker la spesa online”.
Il consiglio di amministrazione è stato inoltre informato che “il processo di determinazione del prezzo d’acquisto del 30% del capitale della controllante Supermarkets Italiani spa da parte di Giuliana Albera Caprotti e Marina Caprotti definito da terze parti indipendenti è previsto chiudersi entro il 7 marzo 2020″.
Quel giorno, in particolare, il collegio arbitrale dovrebbe fissare una volta per tutte il prezzo di acquisto della quota di minoranza che porterà Marina Caprotti, figlia di Bernardo, e la madre, Giuliana Albera, al 100% del gruppo. A vendere la partecipazione del 30% saranno invece i figli del precedente matrimonio di Caprotti, Violetta e Giuseppe, da tempo ormai ai ferri corti con la sorella e la madre di quest’ultima.
Fonte: businessinsider.com